lunedì 9 marzo 2009
venerdì 6 febbraio 2009
Lavorazioni per deformazione plastica: laminazione
2. Con parole, disegni e principi fisici spiegare il funzionamento dell’operazione di laminazione, con particolare attenzione all’avanzamento del massello all’interno del laminatoio.
3. Indicare quali sono le operazioni necessarie per passare dal massello al semilavorato finito.
4. Disegnare la forma che i cilindri di laminazione dovranno assumere per ottenere un semilavorato tondo di diametro 40 mm.
5. Scrivere e spiegare la formula del coefficiente di riduzione di sezione. Indicare anche i valori massimi assunti dal coefficiente nel caso di operazioni di sbozzatura e di finitura.
6. Quale è il valore limite per la riduzione di spessore del massello in funzione del diametro dei cilindri di laminazione?
7. Scrivere il valore assunto dal rapporto fra la riduzione di spessore e la variazione di larghezza nel caso dell’acciaio.
8. Dare la definizione e scrivere la formula del coefficiente di stiramento.
9. Indicare le fasi della lavorazione di laminazione a caldo
10. Indicare quando è utilizzata e quali sono le fasi della lavorazione di laminazione a freddo.
11. Scrivere quali prodotti sono ottenuti per laminazione.
12. Il gruppo Acciaierie Dalmine intende costruire dei laminati a caldo in acciaio. Sapendo che il massello entra con un diametro iniziale di 600 mm nella prima gabbia di laminazione e che deve uscire con un diametro di 400 mm. Si stabilisca il numero di gabbie in cui il massello deve passare. Si stabilisca anche il valore del diametro di ciascun cilindro di laminazione nel caso in cui si voglia ottimizzare il processo. Sapendo che il massello è lungo 15 metri, si valuti il valore del coefficiente di stiramento.
mercoledì 28 gennaio 2009
Lavorazioni per deformazione plastica: generalità.
1. Si disegni il grafico tensione-deformazione per un materiale che presenta snervamento e si evidenzi la parte in cui si deve lavorare per ottenere la deformazione plastica del materiale.
2. Si disegni il grafico tensione-deformazione per un materiale che non presenta snervamento e si evidenzi la parte in cui si deve lavorare per ottenere la deformazione plastica del materiale.
3. Definire la deformazione plastica di un materiale.
4. Elencare gli aspetti particolarmente importanti di cui si deve tenere conto durante le lavorazioni per deformazione plastica.
5. Elencare le modalità di lavorazione per deformazione plastica praticate nell’industria.
6. Descrivere le caratteristiche comuni a tutte le lavorazioni per deformazione plastica a caldo dei materiali.
7. Descrivere le caratteristiche comuni a tutte le lavorazioni per deformazione plastica a freddo dei materiali.
8. Leghe di alluminio, leghe di rame, leghe ferro-carbonio. Per ciascun tipo di lega parlare dell’eventuale propensione ad essere lavorate per deformazione plastica (caldo e freddo).
9. Elencare le lavorazioni per deformazione plastica a caldo e dire che tipo di prodotti si ottengono con tali lavorazioni.
10. Elencare le lavorazioni per deformazione plastica a freddo e dire che tipo di prodotti si ottengono con tali lavorazioni.